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mercoledì 17 ottobre 2012

Lavoriamo con le metafore e il linguaggio figurato

La "metafora" è una figura retorica utilizzata per rendere un certo concetto attraverso un'immagine in cui il vero significato non è quello "letterale" ma è realizzato dalla sua carica espressiva. Ad esempio, è una metafora l'espressione "Sei una volpe" in cui si paragona l'interlocutore ad una volpe per evidenziare che possiede determinate caratteristiche che sono proprie di questo animale, come ad esempio la sua furbizia. Si definisce spesso la metafora come una similitudine abbreviata. Se avessimo voluto esprimere lo stesso concetto dell'esempio precedente attraverso una similitudine avremmo infatti dovuto dire: "Sei furbo come una volpe". Tuttavia bisogna notare che il significato espresso da una metafora è più forte di quello espresso da una similitudine dal momento che nel secondo caso si ha un paragone, nel primo una vera e propria identificazione.

Per esercitarci con le metafore, ascoltiamo una canzone di uno dei più grandi cantautori della canzone italiana, Fabrizio de Andrè, un maestro nell'arte della parola che ha messo in musica vere e proprie poesie. La canzone che vi propongo è "Fiume Sand Creek", che narra il triste massacro di una tribù di indiani da parte di un colonnello americano, insignito per questo ed altri "meriti" di varie onoreficienze venendo eletto poi al senato degli Stati Uniti.


Come potete notare, non è semplice comprendere il significato di questa canzone solo attraverso l'ascolto, proprio perché il linguaggio usato è altamento figurato. Vi riporto quindi il testo completo della canzone, sul quale lavoreremo per capire meglio il contenuto.

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale

c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì

a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse

ora i bambini giocano nel letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare

la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale

ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek


Cerchiamo di comprendere meglio il significato attraverso i seguenti esercizi:


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